Proiezioni in sala, incontri con professionisti, laboratori finalizzati alla produzione di piccoli video giocando a scomporre e ricomporre fiabe con la tecnica dell’animazione in stop motion e ad avvicinare il funzionamento della macchina cinema, esplorandone i tanti mestieri e professionalità che ne fanno il lavoro di squadra più bello del mondo.

Sono questi gli assi portanti del progetto intitolato Fiabe e mestieri con cui il II Circolo Didattico di Spoleto in partnership con il I Circolo Didattico ha partecipato al bando Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione – CinemaScuola LAB, promosso da Ministero per la Cultura e Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del progetto Cinema e Immagini per la Scuola, ottenendo un finanziamento per lo svolgimento delle attività proposte. Responsabile scientifico del progetto è Alessandro Pambianco, esperto di didattica del cinema.

Siamo molto soddisfatti che sia stata riconosciuta la validità del nostro progetto – sottolinea la prof.ssa Silvia Mattei, dirigente del II circolo, scuola capofila – che, da subito, ha riscontrato un alto indice di gradimento per la preziosa possibilità offerta agli alunni di approcciarsi alla fruizione e alla lettura di un’opera cinematografica insieme ai loro insegnanti

Il progetto ha preso, infatti, le mosse nello scorso mese di dicembre, proponendo la visione di un film all’interno del luogo deputato per la fruizione di un’opera cinematografica. Grazie alla collaborazione della cooperativa sociale Immaginazione, gestore delle due sale cittadine, Pegasus e Frau, 250 bambini in età prescolare, dai 3 ai 5 anni, frequentanti le 6 scuole dell’infanzia del II Circolo, si sono immersi nelle magiche atmosfere delle fiabe create da Michel Ocelot nel suo Principi e principesse, recentemente restaurato dalla Cineteca di Bologna, mentre gli studenti delle scuole primarie di entrambi i circoli hanno scoperto uno dei grandi capolavori della storia del cinema, Cantando sotto la pioggia.

Dopo l’esperienza della sala cinematografica, nelle aule delle scuole coinvolte, sono in questi giorni al via le attività laboratoriali, che saranno realizzate in partnership con l’associazione culturale Maia e che coinvolgeranno altre professionalità del territorio.

Attraverso giochi con colori, luci, sagome di cartone e l’utilizzo creativo di tablet, i bambini dell’infanzia conosceranno gli elementi fondamentali della grammatica cinematografica, giungendo a realizzare un piccolo video di animazione stop motion, con cui potranno dar vita ad un’originale narrazione fiabesca.

Dopo un primo incontro di analisi del film visto al cinema, ogni classe IV e V della scuola primaria esplorerà un mestiere del cinema, attraverso materiali diversi e l’incontro con un professionista che svolge quel lavoro e che porterà la propria esperienza, rispondendo alle curiosità dei ragazzi. L’esito del laboratorio sarà un cartellone “parlante” incentrato su quel mestiere: in apparenza un normale cartellone ma dotato di un qrcode che sarà la “porta di accesso” ad un breve video in cui gli studenti restituiranno la propria esperienza e spiegheranno, ai loro coetanei, quel pezzo di mondo del cinema che avranno avuto l’opportunità di conoscere da vicino.

Alla fine delle attività del progetto, gli esiti dei laboratori, fiabe e cartelloni parlanti, saranno i protagonisti di un momento di condivisione con tutti gli studenti, le famiglie e la comunità cittadina.

Per la dirigente Mattei “l’intento di formare degli spettatori consapevoli e appassionati al mondo cinematografico e la creazione di un forte legame con il mondo della scuola, cogliendo la valenza educativa e formativa del linguaggio audiovisivo, è un’importante esperienza da ripetere anche in occasioni future”.